Il benessere inizia da bambini. Prendersi cura della postura infantile garantisce una crescita sana e permette di evitare future patologie.
Un corretto atteggiamento posturale è un elemento essenziale per uno stato di salute ottimale e duraturo. Questo è vero specialmente se pensiamo alla postura infantile.
Durante l’età evolutiva, il bambino cresce e si forma sotto ogni aspetto sia cognitivo sia fisico. Tutto quello che forniamo ai più piccoli in questa fase sarà fondamentale per la sua crescita futura e, soprattutto, gli donerà le basi sul quale costruire la sua conformazione adulta.
Come ci prendiamo cura della sua istruzione, dei suoi denti, della sua vista, così dovremmo prenderci cura della sua postura per garantirgli una crescita sana.
Prevenire una postura scorretta è meglio che curare
Prevenire è meglio che curare. Tutti noi abbiamo detto questa frase almeno una volta nella vita, tuttavia molti ignorano quanto la prevenzione sia effettivamente la migliore arma a difesa del nostro benessere presente e futuro.
Dal punto di vista dell’apparato muscolo-scheletrico, una corretta prevenzione può evitare o rallentare l’insorgere di numerose malattie e, allo stesso tempo, impedire che dolori o infiammazioni si manifestino.
Uno stile di vita sano, attività fisica costante e mantenere una postura corretta sono tutti elementi che diminuiscono notevolmente il rischio di incorrere in patologie muscolari e ossee.
Agire il prima possibile ci garantisce di aumentare di molto il nostro benessere futuro. Per questa ragione andare a lavorare sulla postura già in età pediatrica e continuare in età adolescenziale è un’ottima strategia per consentire la migliore crescita possibile al bambino.
Valutazione della postura infantile: perché occorre farla?
Siamo abituati a credere che la valutazione posturale sia utile solo nei casi in cui si riscontrano delle problematiche.
Questo modo di pensare, però, ci fa ignorare un punto fondamentale della prevenzione, ossia intervenire prima ancora che il disturbo si presenti. Intervenire il prima possibile ci consente di evitare conseguenze ben peggiori negli anni a venire, che ci richiederebbero azioni più complesse e di lunga durata.
Prendersi cura della postura in età pediatrica presenta numerosi vantaggi:
- diminuisce il rischio di sovraccaricare il corpo durante le attività e, di conseguenza, di sviluppare lesioni o infiammazioni;
- permette una corretta espansione del torace e un respiro più profondo;
- diminuisce il rischio di insorgenza di mal di schiena, dolori cervicali ed emicranie;
- migliora la conoscenza del proprio corpo, con effetti positivi sulla coordinazione e sull’equilibrio cinetico.
Fare una valutazione della postura infantile è utile proprio per andare a intervenire su quei piccoli difetti, talvolta nascosti, che possono evolvere in problematiche più complesse.
Infatti, già in questa fase di vita sono presenti fattori di rischio che possono incidere sull’evoluzione e la crescita del bambino.
Ovviamente un fattore di rischio da tenere in considerazione è rappresentato dalle predisposizioni genetiche, ma sono soprattutto gli atteggiamenti posturali scorretti a rappresentare il problema maggiore in questa fascia d’età.
Nelle loro attività quotidiane, infatti, i bambini tendono ad adottare atteggiamenti errati, come quello scoliotico o ipercifotico, i quali possono evolvere in dismorfismi cronici (la scoliosi o l’ipercifosi, per l’appunto).
Un altro fattore di rischio che incide notevolmente sulla postura è il peso dello zaino, tanto che il Ministero della Salute ha elaborato un documento ad hoc (“Chiarimenti in merito al peso degli zainetti scolastici”), in cui si sottolinea la necessità di un peso equilibrato per evitare lo sviluppo di patologie croniche.
Un altro elemento a cui prestare attenzione è la diffusione dell’utilizzo di cellulari, tablet e dispositivi mobile in fasce di età sempre più giovani. L’uso di questi dispositivi per lunghi periodi di tempo porta il bambino ad assumere delle posizioni errate con il collo eccessivamente proteso in avanti e con le spalle curve verso il petto.
In ultimo, anche uno stile di vita sedentario e il sovrappeso possono incidere notevolmente sui dismorfismi posturali. Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella fascia d’età tra i 5 e i 17 anni sarebbe consigliabile svolgere almeno per un’ora al giorno un’attività fisica moderata/vigorosa e di praticare esercizi aerobici almeno tre volte alla settimana.
Queste situazioni di rischio possono causare dolori e fastidi muscolari nel bambino e, se ignorate, possono evolvere in problematiche più gravi durante la crescita, come:
- scoliosi
- cifosi
- altre malformazioni a carico del piede o della schiena.
Una valutazione precoce della postura infantile ci permette di andare ad agire fin da subito su quegli atteggiamenti scorretti che possono evolvere negativamente. Insegnare al bambino la postura corretta da mantenere permette di andare ad influire sulle sue abitudini.
Infatti, avendo appreso questi schemi corporei in giovane età sarà più facile per il bambino mantenerli fino all’età adulta.
La fase considerata più critica è quella fascia d’età che va dai 10 ai 12 anni, periodo in cui iniziano ad evolvere le patologie sopra elencate. Per questa ragione, effettuare una valutazione prima di questa età permette di agire sulla postura infantile in maniera preventiva.
In età pediatrica, infatti, gli schemi motori dei bambini non sono ancora fissati come quelli degli adulti. A causa della natura dei bambini in evoluzione, il loro apprendimento è molto flessibile e plastico e tendono ad assorbire velocemente qualsiasi informazione.
Nel caso della postura, questa capacità dei bambini implica che si possano recuperare velocemente gli atteggiamenti posturali scorretti e strutturare una postura corretta per gli anni a venire.
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