Dott. Cristian Speziale

Tecnico ortopedico
Specializzato in Bio-Meccanica

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Soffrire di alluce valgo aumenta il rischio di sviluppare ulteriori patologie. Scopriamo di cosa si tratta e come possiamo intervenire.

Che cos’è l’alluce valgo?

L’alluce valgo è una delle patologie più comuni e diffuse a carico del piede.
Secondo uno studio pubblicato dal National Center for Biotechnology Information, quasi il 36% della popolazione over 65 soffre di questa situazione e la percentuale si riduce appena al 23% se consideriamo solo gli adulti tra i 18 ed i 65 anni.

L’alluce valgo è una deformazione che colpisce l’alluce (il primo dito del piede). Alla vista, si presenta con la deviazione laterale della prima falange verso le altre dita del piede.
Allo stesso tempo abbiamo una sporgenza del primo osso metatarsale verso l’esterno, ovvero quella che siamo soliti chiamare comunemente “cipolla”.

Nei casi più gravi la deviazione è così marcata da portare l’alluce ad accavallarsi con il secondo e il terzo dito del piede. Tuttavia, per la diagnosi di alluce valgo è sufficiente che l’angolo tra tra il primo ed il secondo metatarso sia superiore agli 8 gradi.

Per valutare questa specificità, si ricorre all’esame baropodometrico, uno strumento che è spesso utilizzato in varie analisi della postura della persona (come nel caso del nostro percorso posturale).

Quali sono le cause dell’alluce valgo?

Le cause alla base dell’insorgenza dell’alluce valgo possono essere molteplici e possono essere sia di tipo genetico sia di tipo acquisito.

Una forte incidenza è da attribuirsi sicuramente a fattori predisponenti, ossia all’ereditarietà. È stato riscontrato, infatti, che un’elevata percentuale di coloro che presentano l’alluce valgo hanno in famiglia almeno un caso analogo.

Altri fattori che possono favorire lo sviluppo di questa condizione sono:

  • una patologia preesistente a carico del piede. Nel caso del piede piatto o del piede cavo, ad esempio, la scorretta posizione assunta dal piede può rendere più vulnerabili all’insorgenza di questa malattia;
  • per le medesime ragioni, malformazioni congenite o alcune tipologie di artriti (quali l’artrite reumatoide) possono essere considerate come fattori di rischio per lo sviluppo di questo disturbo.

Anche le abitudini e gli stili di vita possono facilitare l’insorgenza dell’alluce valgo. Tra questi possiamo elencare:

  • un peso eccessivo o obesità;
  • un tono muscolare debole oppure problematiche a carico dell’apparato muscolare;
  • mantenere una postura scorretta, considerando la stretta correlazione tra piede e postura.

In generale potremmo dire che tutti quegli elementi che influiscono sul corretto posizionamento del piede e sulla distribuzione del peso a carico della pianta sono da considerarsi come fattori di rischio.

Contrariamente a quanto si è soliti pensare l’utilizzo di calzature “scorrette” (ad esempio a punta stretta o con il tacco) non sembra essere direttamente correlato all’emergere dell’alluce valgo, bensì può considerarsi come un elemento peggiorativo dello stato esistente.

Un ultimo fattore che può influire sull’esordio di questo disturbo è la presenza di lesioni a carico del piede stesso.

In aggiunta, è interessante notare come l’alluce valgo sembra avere una maggiore incidenza sulla popolazione di sesso femminile, in particolar modo a partire dai 40-60 anni di età.
Ciononostante, questo non esclude che possano esserne affetti anche gli uomini o persone di giovane età, specialmente se presentano un’alta familiarità con questa patologia.

Quali sono i sintomi dell’alluce valgo?

I sintomi legati all’alluce valgo possono variare molto da persona a persona. Tra i sintomi più comuni rientrano:

  • modifica della morfologia del piede;
  • dolore nella zona dell’alluce o nelle dita vicine;
  • gonfiore, arrossamento o intorpidimento della zona
  • ispessimento della pelle (ipercheratosi), accompagnata spesso dalla comparsa di calli.

In molti casi, nelle fasi iniziali la persona può non percepire alcuna sintomatologia, la quale apparirà evidente con il peggioramento del quadro clinico.

Trattandosi di una sindrome infiammatoria, solitamente uno dei primi sintomi segnalati è il dolore nella zona dell’alluce o delle dita vicine, il quale può essere caratterizzato da fasi acute o da una sensazione dolorosa continua. Questa sensazione può peggiorare a seguito del continuo sfregamento delle scarpe sulla parte interessata.
Il dolore è così caratteristico di questa patologia, che l’Istituto Superiore di Sanità inserisce l’alluce valgo tra le cause più diffuse di dolore al piede.

A questa sintomatologia, il più delle volte si aggiunge l’ispessimento o l’arrossamento della cute, con la comparsa di calli. Inoltre si possono presentare ulcere o borsiti, ovvero infiammazioni che colpiscono le sacche piene di liquido posizionate a protezione delle articolazioni.

Nei casi più gravi di alluce valgo, la modifica della forma del piede (con l’accavallamento delle dita) e l’aumento del dolore possono variare la postura e la camminata della persona colpita. Questo squilibrio posturale potrà causare, a sua volta, problemi anche alle articolazioni superiori: caviglie, ginocchia, anche e colonna lombare.

Trattare l’alluce valgo: l’importanza della prevenzione

L’alluce valgo non prevede una cura reversibile. Anzi, nel corso del tempo tende a peggiorare finché non si pone rimedio alle deformità responsabili dello scorretto sovraccarico.

Nelle prime fasi della patologia, è possibile fare ricorso a un trattamento conservativo.
Occorre specificare che questo tipo di trattamento non fornisce una regressione della deformazione, ma che si tratta di cure che hanno l’obiettivo di alleviare i vari sintomi presenti e di arrestare il peggioramento del disturbo.

Invece, nei casi in cui l’alluce valgo è ormai in fase troppo avanzata l’unica soluzione è l’intervento chirurgico. Questo tipo di trattamento, però, non viene effettuato solo per motivazioni estetiche: tutti gli ortopedici, infatti, sostengono che l’intervento sia da effettuare solo in quei casi dove dove l’alluce valgo peggiora sensibilmente la qualità della vita della persona, limitando le attività quotidiane a causa del dolore costante e intollerabile.

Risulta chiaro, quindi, che è meglio iniziare ad agire sull’alluce valgo fin dall’inizio con una diagnosi precoce e dei trattamenti conservativi.

Questi trattamenti possono prevedere l’utilizzo di pediluvi, massaggi o sedute di fisioterapia per attenuare il dolore, a cui si possono aggiungere degli antidolorifici qualora l’alluce valgo sia infiammato.

Per accompagnare la corretta postura, e di conseguenza la corretta mobilità, nonché per arrestare il decorso negativo, si fa ricorso a ortesi su misura, che adattandosi perfettamente alla morfologia del piede, aiutano a distribuire correttamente il carico sulla pianta. In questo modo non si andrà a sovraccaricare la parte anteriore, alleviando di molto la sintomatologia.

Le ortesi ed i plantari sono anche utili nella prevenzione di questa patologia.
Per questa ragione, è consigliabile effettuare un esame baropodometrico per valutare la propria situazione.

Presso il nostro centro Postural Fix potrete prenotare sia l’esame baropodometrico sia la realizzazione di ortesi su misura appositi per la vostra specifica esigenza.

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